Makironi
2013

Sui Navigli a Milano c’è il Temakinho, una temakeria brasiliana. I brasiliani, che per ragioni storiche ospitano la più grande comunità nipponica naturalizzata all’estero, hanno reinterpretato il temaki giapponese con colori, sapori e profumi del Brasile. 

Nella nostra epoca di shakeraggio selvaggio di gusti e di culture abbiamo pensato a un piatto che unisca la semplicità del maki giapponese con la tipicità italiana della pasta. Il maccherone, che per una fortunata coincidenza condivide col maki una certa omonimia, assume la duplice funzione di “contenitore”, svolto nel maki dall’alga, e di “base carboidrato” in sostituzione al riso. L’elasticità della pasta cotta e la sua collosità permettono di tenere insieme il contenuto in modo naturale. Il pesce crudo fa tutto il resto: ecco i Makironi! 

I nostalgici sceglieranno il maccherone colorato col nero di seppia, per ricordare l’estetica del fratello del Sol Levante. Gli ultra ortodossi sceglieranno la pasta con farina di riso, in una rivisitazione moderna del tradizionale maki. I più pigri lo riempiranno con la tartare di spada o salmone, e in caso di emergenza con del tonno in scatola e un po’ di limone.